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Gracie JJ E VALE-TUDO
Dagli insegnamenti di Mitsuo Maeda, Carlos ed Helio Gracie poterono poi modificare il loro Jiu Jitsu grazie ai numerosi combattimenti intrapresi contro esponenti di altre arti marziali, combattimenti disputati per dimostrare l'efficacia della loro disciplina. La tradizione del Jiu Jitsu si è poi tramandata attraverso i figli di questi grandi maestri, i quali hanno sempre portato nuova linfa al sistema apportando continui miglioramenti tecnici e tenendo alto il nome del Jiu Jitsu sia sul tatami, sia sul ring o per la strada. Alla fine degli anni ottanta uno dei figli di Helio, Rorion, decise di trasferirsi negli Stati Uniti, e più precisamente a Los Angeles, con il preciso intento di divulgare il Jiu Jitsu brasiliano. Dopo diversi tentativi, Rorion riesce a coinvolgere la multinazionale del Semaphore Entertainment Gruop (SEG) ad organizzare un torneo di combattimento libero inteso come sfida tra tutte le arti marziali, da trasmettere sulle televisioni a pagamento statunitensi. Nasce così l’Ultimate Fighting Championship, nelle prime edizioni del quale primeggia uno dei fratelli minori di Rorion, Royce, ed inizia una nuova era nel mondo delle arti marziali. L’UFC dimostrò quello che succedeva in un combattimento molto reale e poco influenzato da regole di tipo sportivo, mettendo in risalto l’importanza del combattimento a terra e delle tecniche di lotta, fino ad allora bandite dai marzialisti puri e duri. Royce riesce ad avere la meglio su tutti i rappresentanti di arti marziali presentatisi al torneo portando alla notorietà il BJJ la cui conoscenza è ormai ritenuta essenziale per chi si avvicina ai combattimenti senza regole. I combattimenti di Vale-Tudo (in italiano 'vale tutto proprio per l'esiguità delle regole), hanno preso sempre più piede nel mondo, tanto che oltre all'UFC sono nate numerosissime associazioni promotrici di tornei come il famoso PRIDE, il più diretto concorrente dell'UFC. E sono proprio gli allievi dei più grandi maestri di BJJ a dettare le regole in queste competizioni.
Brazilian Jiu Jitsu
Brazilian jiu-jitsu is amartial art, combat sport, and a self defense system that focuses on grappling and especially ground fighting. Brazilian jiu-jitsu was formed from Kodokan Judo ground fighting (Ne-Waza) fundamentals that were taught to Carlos Gracie by master Mitsujo Maeda. Brazilian jiu-jitsu eventually came to be its own art through the experimentations, practices, and adaptation from the Judo knowledge of Carlos and Hélio Gracie, who then passed their knowledge on to their family.
BJJ promotes the concept that a smaller, weaker person can successfully defend against a bigger, stronger assailant by using leverage and proper technique, taking the fight to the ground – most notably by applying joint-locksand chokeholds to defeat the other person. BJJ training can be used for sport grappling tournaments (gi and no-gi) and mixed martial arts (MMA) competition or self-defense. Sparring (commonly referred to as "rolling") and live drilling play a major role in training, and a premium is placed on performance, especially in competition, in relation to progress and ascension through its ranking system. Since its inception in 1914, its parent art of Judo was separated from older systems of Japanese Ju-Jitsu by an important difference that was passed on to Brazilian jiu-jitsu: it is not solely a martial art: it is also a sport; a method for promoting physical fitness and building character in young people; and, ultimately, a way (Do) of life.